Bandodistruzione
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Riqualificazione dell’area ex rifiuteria presso Piazzale Giardini

Mondovì (CN)

L’area oggetto dell’intervento, di proprietà del Comune di Mondovì, si trova in Piazzale Giardini, adiacente al torrente Ellero e al quartiere del Borgheletto, sotto il vecchio ponte ferroviario. L'intervento si propone di demolire le rovine dell'ex rifiuteria, rimuovere le sostanze inquinanti presenti e realizzare un'area verde.

Contributo erogato 40.000 €
Ente richiedente Comune di Mondovì

Marzo 2022
INIZIO LAVORI
Inizio lavori con abbattimento strutture fatiscenti fuori terra
Aprile 2022
DISTRUZIONE
Demolizione delle fondazioni e dei basamenti in calcestruzzo, rimozione e smaltimento dei rifiuti ancora presenti e delle macerie
Maggio 2022
AREE VERDI
Realizzazione del percorso pedonale in pietrisco e dell’area verde
Giugno 2022
COSTRUZIONE
Installazione di arredi urbani e della struttura in legno per il birdwatching con pannelli illustrativi
Giugno 2022
INAUGURAZIONE
Fine dei lavori e presentazione pubblica dell’intervento

LA STORIA

La storia dell’area oggetto dell’intervento è strettamente legata a quella di Piazzale Giardini (detto Piazzale Ravanet). Fin dal piano regolatore del 1956 era prevista la costruzione di un grande piazzale da destinare ad attività mercatali. Il piazzale però, sarebbe stato praticamente inutilizzabile a causa della mancanza di vie di accesso. Negli anni ’80, con la costruzione della nuova bretella stradale di collegamento del capoluogo con la zona di Carassone e con la zona industriale, l’area è diventata perfettamente accessibile dal centro di Mondovì. La piazza è stata costruita in modo da poter consentire il posteggio degli automezzi, ma anche le installazioni di strutture semifisse, quali circhi equestri, fiere, spettacoli viaggianti, esposizione di merci ingombranti per tipi di mercati particolari. Nel piazzale sono presenti due fabbricati, il fabbricato servizi e il fabbricato pesi; adiacente all’ultimo edificio sorge la grande tettoia, per ospitare manifestazioni da svolgersi al coperto.

Contestualmente alla costruzione di questi fabbricati fu realizzata l’area che ospitava l’ex rifiuteria, oggetto del bando. Fin dagli anni ’80 quest’area è stata concessa in uso alle ditte a cui è stato affidato il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, le quali si occupavano anche della sua manutenzione. Tale utilizzo è proseguito fino al 2014, anno in cui è entrato in funzione il nuovo centro di raccolta di Via Trento, nella zona industriale della città. A partire da quell’anno, l’area ecologica di Piazzale Giardini è rimasta inutilizzata, con il conseguente peggioramento delle condizioni dei manufatti al suo interno. Lo stato di incuria in cui versa l’area è anche una delle cause che determina la deprecabile abitudine di alcune persone ad abbandonare abusivamente rifiuti, peggiorando ulteriormente l’inquinamento ambientale e il decoro urbano della zona.

L'IDEA

L’idea del progetto ha preso vita dalla necessità di far sì che Piazzale Giardini torni al servizio della comunità, sia dal punto di vista economico e commerciale, sia come zona destinata alle manifestazioni e all’intrattenimento. In quest’ottica diventa un’esigenza la valorizzazione dell’area un tempo adibita ad uso rifiuteria, al fine di un miglioramento complessivo dell’intera zona la cui funzione è strettamente correlata alla vita della comunità. 

Il progetto risponde infatti alle esigenze della comunità di riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità e del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. La realizzazione dell’area verde aiuterà anche ad eliminare lo stato di incuria in cui versa l’area, spesso soggetta ad abbandono abusivo di rifiuti. Per soddisfare tali esigenze risulta quindi utile abbattere le costruzioni fatiscenti presenti nell’area e realizzare quest’opera a stretto contatto con il torrente Ellero e il futuro parco fluviale. 

L'IMPATTO

L’intervento fa parte delle opere necessarie per riqualificare il quartiere Borgheletto, prossimo a Piazzale Giardini. Il progetto mira ad attivare un processo di rigenerazione urbana, a rianimare il quartiere e a favorire lo sviluppo di attività sociali. Il miglioramento ambientale della zona sarà un punto di partenza per la valorizzazione paesaggistica del torrente Ellero. Quest’area consentirà inoltre l’accesso al futuro Parco fluviale del fiume.

Due modi per incentivare l’utilizzo dell’area da parte della comunità sono l’installazione di una struttura per l’osservazione ornitologica e la Citizen Science (Scienza dei cittadini: pratica di coinvolgimento di volontari nello studio scientifico dei fenomeni naturali). I cittadini potranno essere accompagnati nelle loro esplorazioni da esperti con l’obiettivo di tutelare la biodiversità e aumentare la conoscenza naturalistica. Progetti di questo tipo sono di stimolo per una maggiore consapevolezza della presenza della natura in città: la biodiversità è un fattore importante per lo stato di salute dell’ambiente antropizzato.