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Riqualificazione e valorizzazione della porta di accesso al centro storico – Castagnito

Castagnito

L'intervento si pone come obiettivo la riqualificazione della porta di accesso al centro storico e in particolare della porzione di muro in cemento e della scalinata a ridosso della quale un tempo si ergeva la porta di ingresso al paese, oltre all’area verde soprastante. Tale scalinata è oggi poco utilizzata a causa della sua linearità e larghezza che accentuano una sensazione di disorientamento visto lo sbocco sulla strada in discesa.

Ente richiedente Comune di Castagnito

LA STORIA

Castagnito è un comune di circa 2200 abitanti, sorge nelle colline della sinistra del Tanaro a 350 metri sul livello del mare e fa parte della delimitazione geografica del Roero, all’interno dell’area dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato riconosciuti da UNESCO come Patrimonio Mondiale, tappa del sentiero S3
dei sentieri del Roero.
A dominare Castagnito vi è il rilievo ancora oggi denominato “Castelverde”,  anche se non esiste più alcuna traccia del castello. Tutto intorno insistono i principali punti di riferimento della collettività: il Municipio, la Biblioteca civica, la scuola materna, la parrocchia di S. Giovanni Battista e la Chiesa dello Spirito Santo, oltre al teatro.

L'IDEA

Arrivando dal basso  non si percepisce la presenza del pianerottolo di sbarco che ne spezza il percorso, e il fruitore ha la percezione di una salita scomoda e malagevole.
La
scala è racchiusa tra due muri in cemento armato visibilmente ammalorati, che risvoltano lungo la strada nei muri di contenimento del giardino soprastante. L’obiettivo è di trasformare tale ostacolo in invito all’accesso, rimodulando il percorso ed evidenziando la presenza del pianerottolo, oltre che intervenendo sulle mura in cemento armato che la contengono.

L'IMPATTO

La scalinata e il muro sono il punto di accesso al cuore della vita sociale del Borgo, nonché il primo impatto visivo per un turista o visitatore di passaggio.
Un intervento di arte pubblica potrebbe essere il giusto volano per riattivare l’utilizzo dell’antica porta, valorizzare il contesto paesaggistico e creare un segno distintivo in cui la collettività si possa riconoscere.