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Riqualificazione dell’ex osteria “Da Giuvanina”

Comune di Castino (CN)

Eliminazione di alcune parti del fabbricato, che a causa di un passato intervento di ampliamento risultano del tutto incoerenti, visivamente degradanti, e in pessime condizioni di conservazione. Il fine è quello di valorizzare un territorio di pregio dell’Alta Langa, rendendolo adatto a manifestazioni artistiche, musicali, letterarie ed enogastronomiche.

Contributo erogato 24.000 €
Ente richiedente Comune di Castino
Gennaio 2020
INIZIO LAVORI
Gennaio 2020
AZIONI DI DEMOLIZIONE
Demolizione delle superfetazioni edilizie incoerenti con allontanamento dei materiali non recuperabili
Febbraio 2020
AZIONI DI MITIGAZIONE
Verifica e ripristino delle porzioni di edificio superstiti, poste in aderenza alle parti demolite
Marzo 2020
AZIONI DI MITIGAZIONE
Riqualificazione muro di sostegno, con opere di rivestimento in pietra a secco e intonaco
Maggio 2020
AZIONI DI MITIGAZIONE
Sistemazione giardino, con recupero della pavimentazione, sistemazione a verde
Giugno 2020
FINE LAVORI

La storia

Un importante tassello nella storia di Castino è sicuramente riservato alla vicenda della vecchia Osteria. L’edificio venne parzialmente rifondato in seguito all’apertura della via nuova a valle dell’abitato, tuttavia il sedime originario del fabbricato è di origine medievale, pertanto è plausibile dedurre che le origini del sito siano anch’esse molto antiche. A livello estetico e compositivo, l’edificio ricalca piuttosto fedelmente le costruzioni tradizionali del luogo.

Non è risultato possibile reperire alcun tipo di documentazione storica relativa all’edificio in questione, tuttavia alcune informazioni sono state raccolte grazie alle testimonianze degli abitanti più anziani del paese, che conservano la memoria degli avvenimenti che hanno interessato l’edificio e l’osteria nell’ultimo secolo.

L’edificio in oggetto è inserito all’interno del centro storico di Castino, risalente presumibilmente al XIX secolo, realizzato probabilmente all’epoca della costruzione della piazza nuova (ora Piazza del Peso) e della via pubblica a valle dell’antico abitato e denominata Via XX settembre. L’edificio è ricordato nella memoria storica degli abitanti come l’ostu ‘d giuvanina (l’osteria di giovannina), costituito da alcuni locali adibiti alla ristorazione ed alla produzione del vino ai piani inferiori e da camere ad uso ricettivo ai piani superiori. L’area pertinenziale, circondata dal muro di cinta in pietra, era adibita a giardino e veniva utilizzata come campo da bocce a servizio dell’osteria.

La struttura venne gestita negli ultimi decenni di attività dalla famiglia Beltramo-Riverio di Castino, e rivestì una notevole importanza a livello gastronomico fino agli anni ’60 del Novecento, epoca in cui l’attività venne dismessa e l’edificio progressivamente abbandonato. Negli ultimi decenni la struttura ha subito il degrado del tempo e la mancanza di periodica manutenzione. Oggi a causa dell’incuria alcune porzioni del fabbricato sono pericolanti ed alcune opere di ampliamento, eseguite nella seconda metà del secolo scorso, risultano pericolanti ed esteticamente incoerenti.

L'idea

Nonostante le evidenti criticità, l’edificio fa parte di un contesto urbano, tipico dei borghi dell’Alta Langa, di grande valore paesaggistico e storico, che a causa delle brutture e dello stato di degrado in cui versa, compromette la naturale percezione dell’ambiente circostante. L’intervento vuole offrire alla comunità locale e ai turisti, che risultano in costante aumento, un centro storico riqualificato, funzionale e caratteristico, investendo sul recupero degli antichi fabbricati e degli storici spazi di aggregazione sociale, favorendo l’impianto di nuove attività legate all’enogastronomia, al turismo di qualità a basso impatto ambientale e alle iniziative culturali.

L'impatto

Lo scopo dell’intervento è quello di creare un coinvolgimento sempre maggiore della comunità e di rendere attrattivo il centro storico di Castino – favorendo l’impianto di nuove attività di aggregazione ed evitando l’abbandono – che in questi ultimi decenni ha causato gravi danni, sia in termini di degrado materiale dell’abitato, quanto in termini di impoverimento sociale e culturale. L’impianto di nuove attività, il recupero di un bene storico-architettonico e una sempre maggiore offerta culturale basata sulle peculiarità del territorio, saranno un volano per l’intero paese, generando nuove risorse, conoscenze ed una nuova visione per la crescita di questo piccolo centro.

Curiosità

La comunità sarà coinvolta mediante opere di volontariato durante le fasi di pulizia e sistemazione del giardino, nel quale si prevede in futuro di organizzare mostre, eventi, serate e manifestazioni estive all’aperto. La comunità e la locale Pro loco si faranno carico, insieme all’Amministrazione comunale, di mantenere il sito, offrendo così una virtuosa collaborazione al fine di tutelare e curare un bene così importante per la vita sociale, culturale del paese, in un’ottica di valorizzazione e recupero del Paesaggio Culturale dell’Alta Langa. che si inseriscano adeguatamente nel contesto, nel pieno rispetto del territorio e della storia dello stesso.

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